giovedì 21 agosto 2008

SAINT MARTIN E SINT MARTEEN: UN'ISOLA DIVISA IN DUE

I casi della storia umana hanno voluto che ai Caraibi ci sia il più piccolo territorio al mondo diviso fra due nazioni: Saint Martin, la parte settentrionale (e la più grande) è francese, con capoluogo Marigot; Sint Marteen, la parte meridionale, fa parte delle Antille olandesi, con capoluogo Phillipsbourg. Non esiste un confine vero e proprio, e i due territori sono "uniti" dall'inglese, lingua parlata fluentemente da tutte le persone che incontrerete. L'isola è verde e ci sono ancora piccoli tratti di macchia tropicale, salvata dall'abbattimento a favore delle piantagioni di canna da zucchero, molto in voga nel sei-settecento.

Viaggio:
Dall'Europa si arriva direttamente all'aeroporto internazionale "Juliana", nella parte olandese (per i costi aerei vedi l'articolo su Anguilla), ma la parte francese non si è fatta mancare il suo aeroporto, a Grand Case, più piccolo, che serve le isole vicine con compagnie locali.

Alloggio:
Abbiamo scelto un albergo nella parte francese chiamato non a caso La Plantation, situato a Orient Beach (foto in alto), dove arriviamo col taxi (20 dollari/13 euro). Qui si paga in euro, essendo territorio francese a tutti gli effetti, ma i dollari sono spesso accettati. Il prezzo di un bell'appartamento (nella foto) in un cottage è di circa 130 euro a notte per due persone, con cucina e una bella veranda dove stare a mangiare o a leggere.



Cibo:

Se non si ha voglia di cucinare si può usufruire del ristorante dell'albergo o di vari altri locali dislocati sul breve tratto di strada che conduce alla spiaggia di Orient Beach (5 minuti a piedi da La Plantation), fra i quali segnaliamo per una bella cenetta "Le Cadre" (tel. 0590 + 291256, telefonando da un cellulare bisogna comporre 00590 + 590), gestito da un simpatico francese che dice anche qualche parola di italiano. La varietà dei piatti è piuttosto ampia e la presentazione superba, il tutto per circa 30 euro a testa, compreso un bicchiere di buon vino, naturalmente francese!

Escursione nell'isola:
Per avere un'idea dell'isola, si può noleggiare un'auto (a partire da 40 euro al giorno) e percorrerne il periplo: partendo da Orient Beach e andando verso est si può godere lo splendido panorama della baia di L'Embouchure, fermarsi a fare il bagno nella pittoresca Baie Lucas, comprare e mangiare dell'ottima frutta sulla strada per Phillipsbourg, passare Phillipsbourg e fermarsi solo se si vuole acquistare merce griffata (è un porto franco, piuttosto caotico e pieno di turisti scappa e fuggi delle navi da crociera), continuare lungo la litoranea, fare il bagno a Maho Beach, all'inizio della pista del Juliana Airport, con gli aerei che ti atterrano sulla testa (nella foto atterra un piccolo aereo, ma arrivano anche grandi aerei dall'Europa!), rientrare nella parte francese da un elegante promontorio pieno di belle ville e passare da Marigot per far rientro a Orient Beach. Il tutto in una giornata, prendendosela con molta calma, date le dimensioni ridotte dell'isola.

Alcune indicazioni:

Poiché alcuni locali e ristoranti adottano la regola 1 euro = 1 dollaro (in genere espongono un cartello), se il cambio è sempre favorevole, conviene moltissimo portare con sé dei dollari dall'Italia e pagare con questa valuta. Abbiamo letto di stare attenti ai piccoli furti, e lo siamo stati, ma nel complesso ci è sembrato un luogo di gran lunga più tranquillo delle periferie di molte città italiane. Infine, avendo affrontato la traversata atlantica, è fortemente consigliata una gita di un giorno o più nella vicina Anguilla (vedi il relativo articolo); imbarcandosi da Marigot (20 dollari a tratta/13 euro), si raggiunge in circa mezz'ora di navigazione (abbiamo visto che anche la lussosa St. Barths è a un'ora di distanza di barca veloce). Altrimenti si può prendere un aereo a Grand Case per raggiungere le altre splendide mete dei Caraibi occidentali: non c'è che l'imbarazzo della scelta.

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